Le analisi del sangue sono il modo migliore per valutare e studiare le condizioni di salute di una persona e il funzionamento del suo organismo. Con il prelievo, tutte le sostanze presenti nel sangue, zuccheri, grassi, colesterolo e via dicendo, vengono analizzate e studiate con attenzione, cosa che permette di scoprire la presenza o meno di carenze o patologie. A suscitare dubbi e incertezze è però l’incidenza del fumo e della nicotina nella lettura dei risultati, in quanto le opinioni risultano essere piuttosto discordanti e soprattutto, confuse. La domanda che tutti si pongono, infatti è se effettivamente nelle analisi del sangue si vede se una persona fuma o meno e se la nicotina ne altera i valori. In questo breve articolo leggerai le risposte a tutte le tue domande. La nicotina è una sostanza chimica che si trova nelle foglie di tabacco che una volta assunta, sia mediante l’inalazione con le sigarette che attraverso la masticazione del tabacco, penetra nel flusso sanguigno restandovi per diversi giorni. Ciò significa quindi che dalle analisi del sangue si vede se una persona fuma? La risposta è: dipende. La situazione cambia a seconda del tipo di analisi effettuata. L’abitudine al fumo, infatti, altera i valori degli esami tossicologici, ma non delle analisi generali, attraverso la quale, quindi, non è possibile scoprire se un soggetto sia un fumatore o meno. Sebbene dalla analisi generali non emerga nessuna informazione sul fatto che una persona fumi o no, esistono tuttavia degli esami specifici che permettono di scoprirlo. Si tratta del test della nicotina/cotinina, che serve non solo a rilevare la presenza di queste sostanze nel sangue, nella saliva e nei capelli; ma determina anche la presenza un avvelenamento acuto e l’esposizione al fumo passivo. Dal momento in cui si assume nicotina, essa raggiunge in meno di dieci secondi il cervello, diffondendosi nei polmoni, negli alveoli e nel sangue, espandendosi poi nel cuore e in tutti gli organi periferici. La nicotina rimane nel sangue per circa 2-6 ore e viene espulsa con le urine. La cotinina, un altro alcaloide del tabacco, ha una emivita superiore e rimane nel circolo ematico fino a 40 ore dopo l’assunzione. Questo test, inoltre, è capace di ricercare anche altri prodotti della nicotina, come l’anabasina che permette di scoprire se un soggetto è un fumatore cronico. La cosa che deve preoccupare maggiormente, però, non è tanto la presenza di nicotina nel sangue, che, come si è detto, solo specifici test possono rilevare; ma piuttosto le considerevoli alterazioni croniche e transitorie che il fumo provoca al nostro organismo. Basti pensare, infatti, che dopo solo un’ora dall’inalazione del fumo di una sigaretta, nel nostro corpo aumentano i valori del cortisolo, della prolattina, degli acidi grassi e del glicerolo libero. Ciò accade in quanto la nicotina e tutti i suoi prodotti, sono in grado di mobilizzare la glicemia e gli ormoni come la dopamina, l’adrenalina e la serotonina che fanno aumentare i valori presenti nel sangue causando squilibri a volte molto pericolosi, soprattutto a lungo termine. L’assunzione a lungo termine di tabacco incide molto sulla qualità della vita: il Center for Disease Control and Prevention ha identificato oltre 27 malattie correlate al fumo. Esso è la causa principale non solo del tumore polmonare ma anche di altre tipologie di cancro, come quello della gola e del cavo orale, del seno, della prostrata e della vescica e di altre malattie come ictus, leucemie, aneurisma aortico e demenza. Non finisce qui, perché il fumo influisce negativamente sia sull’apparato riproduttivo maschile, promuovendo il rischio di impotenza, che su quello femminile, provocando menopause precoci e rischio di aborti. Il fumo produce danni anche da un punto di vista estetico: fa ingiallire i denti, invecchiare la pelle, aumenta il rischio di gengiviti e abbassa le difese immunitarie. Per evitare tutto ciò, è necessario rendersi conto che il fumo è un’arma letale per la nostra vita e che bisogna prendere coraggio e gettare via il pacchetto di sigarette. Dopo tre giorni senza fumare la temperatura corporea e i battiti cardiaci tendono a diminuire, arriva maggior ossigeno al cervello, migliorando così i processi cognitivi, migliora il gusto e l’olfatto. All’inizio è molto dura abbandonare quello che è diventata ormai un’abitudine, ma è necessario essere consapevoli dei rischi e delle difficoltà che questo vizio comporta.Fumare nicotina altera i valori delle analisi del sangue?
Le analisi del sangue per un fumatore e i risultati