Coltivare il tabacco è una pratica antichissima, infatti a partire dal 5000 a.C. in America Centrale, fino all'importazione da parte di Cristoforo Colombo in Europa nel 1493 per infine arrivare ai giorni nostri, questo tipo di pianta è stata utilizzata anche in ambiti diversi rispetto al fumo, come ad esempio la produzione di cosmetici, la creazione di tessuti, oppure usando i fiori di alcune specie di tabacco a scopo ornamentale. Qui di seguito troverai alcune indicazioni utili per saperne di più su questo prodotto agricolo. Sì, inoltre il nostro paese risulta essere uno dei maggiori produttori europei di questa pianta, che conseguentemente porta questa attività ad essere una fonte notevole di guadagno per le casse dello Stato italiano. Veneto, Toscana, Umbria e Campania le uniche regioni che producono diverse tipologie di tabacco sul suolo nazionale e malgrado la vendita sia consentita unicamente allo Stato, la coltivazione di piantagioni di tabacco in Italia è permessa anche alle industrie agricole e ai privati. Inoltre ormai da oltre 40 anni la produzione di questo prodotto agricolo (a partire dalla semina fino alla coltura) non necessita di essere comunicata alle autorità competenti, poiché tale tipologia di coltivazione non è più soggetta al Monopolio di Stato. Un paio di cose importanti che però devi obbligatoriamente sapere se hai intenzione di produrre questo prodotto agricolo è che la coltivazione in casa può avvenire senza autorizzazione fino ad un massimo di 1000 foglie di tabacco. Nel caso tu superassi questo limite, le foglie in eccesso dovranno per forza essere donati ai consorzi del settore accreditati alla vendita, poiché solo lo Stato può incassare denaro dalla produzione di questa pianta. Inoltre in caso di acquisto e possesso di macchinari e attrezzi pre ordinati per la lavorazione del tabacco è obbligatorio fare richiesta dell'autorizzazione all'Amministrazione dei Monopoli, in modo che tu svolga tutto rispettando le norme in vigore. Questa pianta predilige i climi caldi/secchi e la temperatura ideale per la coltura è trai 20 e i 30 °C, mentre il parametro di umidità andrebbe mantenuto tra il 50 e il 60 %. Inoltre il terreno deve essere scelto in base al tipo di prodotto agricolo che desideri ottenere: - Tabacchi chiari: terreni non troppo fertili e areati. - Tabacchi orientali: terreni a fertilità bassa con aggiunta di sassi e non troppo profondi. - Tabacchi scuri: terreni argillosi e altamente fertili. Scelta la tipologia di prodotto che vorrai ottenere, dopodiché potrai dedicarti all'aratura del terreno, l'ideale sarebbe raggiungere una profondità di 40 cm circa in vasi di piccole dimensioni e successivamente iniziare con la semina del tabacco tra aprile e giugno, facendo attenzione a non sistemare i semi troppo vicini tra loro e lasciandoli sulla superficie del terreno scelto, poiché necessitano di luce per svilupparsi. I semi di questa pianta sono piuttosto piccoli e delicati, di conseguenza il consiglio che dovrai seguire è quello di effettuare la semina e la germogliazione al chiuso, innaffiandoli bagnando delicatamente le piantine dal basso senza inzuppare il terreno e aggiungendo qualche sassolino e fertilizzante consigliato dal tuo agricoltore/floricoltore di fiducia. Dopo circa 5-6 settimane, quando le piantine avranno raggiunto l'altezza di 15-25 cm, potrai trapiantarle nel terreno all'aperto ad una distanza di 25 cm tra loro, ricordandoti di innaffiarle controllando l'umidità dell'orto ed evitare di esporle alla luce diretta del sole. Inoltre dovrai controllare abbastanza frequentemente la percentuale di fertilizzante presente nel terreno, poiché la pianta di tabacco tende a consumare in modo rapido e vorace le sostanze nutrienti presenti in esso. Dopo circa 3 mesi potrai finalmente rimuovere le foglie direttamente dalla pianta, assicurandoti di non rovinarle prima del processo di stagionatura e quello successivo di essiccazione. Allo scopo di ottenere un tabacco di ottima qualità dopo aver aspettato mesi la crescita e lo sviluppo delle piante, ti basterà appendere le foglie con la punta verso il basso mantenendo uno spazio necessario tra loro per la corretta stagionatura in un posto ventilato, abbastanza umido (60-70% di umidità) e ad una temperatura trai i 20 e 38°C. Ricorda che generalmente una buona stagionatura e conseguente essiccazione richiede 2-3 settimane di tempo allo scopo di ottenere un tabacco qualitativamente buono, quindi l'ideale è cercare di appendere le foglie in una stanza che si possa aprire e chiudere al bisogno al fine di poter controllare i parametri di temperatura e umidità durante la fase finale. Per capire se il processo di essiccazione è a buon punto, ti basterà verificare il colore delle foglie del tabacco, le quali col passare delle settimane dovrebbero diventare di colore giallo paglierino, e una volta pronte, ti basterà tagliarle a piccoli pezzi, sminuzzarle, quindi riporle in barattoli ermetici sottovuoto al fine di mantenere nel tempo l'aroma e le proprietà specifiche del tabacco ottenuto, il quale, seguendo questo utile procedimento, sarà sicuramente un prodotto agricolo naturale di qualità e 100% biologico.Si può coltivare il tabacco in Italia?
Temperatura e umidità per la coltivazione del tabacco
Come far germogliare le piante di tabacco?
L'essiccazione delle foglie di tabacco