Gli effetti del fumo sulla salute non sono sicuramente una novità. I danni dell'inalazione della combustione sono, a livello sociale oltre che medico, ormai noti a tutti. Se sei un fumatore, probabilmente se già conscio di come i danni del fumo siano molti e in grado di danneggiare la tua vita e, per questo, dovresti pensare di smettere il prima possibile, in modo da limitare i danni che hai già fatto al corpo. Combattere il vizio del fumo non è facile, serve buona volontà e impegno. Percorrere questa strada, però, ha degli aspetti positivi anche per le persone che ti stanno intorno se sei un fumatore. Devi sapere, infatti, che a fare male è anche il fumo passivo: si tratta dell'inalazione che le persone hanno delle sostanze che hanno subito una combustione in maniera indiretta. Di seguito puoi leggere e scoprire tutte le peculiarità, i danni e la definizione di fumo passivo, cosa che non è conosciuta da tutti. Se quando fumi sei circondato da bambini, familiari in particolari stati di salute - come ad esempio la gravidanza - scoprire tutti i danni del fumo passivo potrebbe aiutarti a smettere di fumare e cominciare un percorso per tornare in salute. Buona lettura e apprendimento. I danni del fumo, dopo una lunga storia anche medica fatta di smentite e di dati non consolidati, oggi sono reali e accertati da tutte le organizzazioni mediche. Il fumo passivo ha ottenuto lo stesso riconoscimento direttamente da parte dell'OMS, la quale ha avviato tantissime campagne volte a sensibilizzare i fumatori e, al contempo, mettere al sicuro i non fumatori dalla nocività della combustione del tabacco, inalata in maniera indiretta, occasionale o anche costante, cosa che succede spesso a chi vive in una casa dove è presente un fumatore. L'OMS definisce il fumo passivo come i fumi, derivanti da combustione del tabacco, delle persone che sono a contatto con i fumatori che aspirano direttamente dal filtro. Il fumo passivo può essere inalato in maniera diversa: il primo è quello che si inala direttamente dall'espirazione che fa il fumatore attivo; il secondo è quello che si inala dalla combustione lenta che fa la sigaretta quando è nel portacenere o nella mano del fumatore mentre compie l'atto. Naturalmente, il fumo passivo ha un impatto minore sulla salute rispetto a quello che ha il fumo diretto, perché quest'ultimo viene diluito con l'aria esterna in maniera minore: tuttavia, il suo problema è comunque rilevante perché fra i cittadini dell'Unione Europea è stimato che circa il 79% delle persone sopra i 15 anni vengano a contatto, in maniera abbastanza lunga, con il fumo passivo: basta pensare alle leggi che vietano di fumare all'interno dei locali pubblici; si tratta di una soluzione legislativa che il nostro Paese ha adottato ma che non si è ancora diffusa in maniera interessante negli altri Stati limitrofi. Il fumo di sigarette è coinvolto direttamente nello sviluppo di varie patologie. A differenza del fumo attivo, l'inalazione secondaria del prodotto della combustione del è stata classificata come cancerogena solamente nel 1992 per via dell'Agenzia Statunitense per la Protezione Ambientale. Nello specifico, il composto del fumo passivo è stato etichettato ''carcinogeno umano di Classe A'', la categoria più pericolosa. Questa etichetta è data solamente ai prodotti pericolosi per i quali non è possibile stabilire un livello minimo di protezione per evitare, in futuro, di accusare i sintomi delle malattie ad essa correlate. Per questo motivo è meglio evitare del tutto l'esposizione al fumo passivo quando possibile. Il fumo fa male, ma sono diverse le variabili che portano quest'ultimo a causare le malattie correlate alla sua inalazione. Essere esposti al fumo passivo in maniera che possa fare danno, infatti, dipende da diversi fattori. In primo luogo, il numero di sigarette che il fumatore diretto ha consumato e in secondo luogo l'ambiente dove si è fumato: più questo è arieggiato e minori sono i rischi passivi per chi è presente. In questo senso è possibile dire che i rischi dell'inalazione del fumo passivo aumentano in maniera esponenziale: più si è esposti al fumo passivo e maggiori saranno i rischi di sviluppare delle patologie ad esso associate sia nel breve che nel lungo periodo. Bisogna che tu ti chieda cosa provoca il fumo passivo, in modo da poter essere convinto sui danni che questo causa al corpo umano, utilizzandolo dunque come una spinta aggiuntiva per smettere di fumare. Secondo le evidenze scientifiche correlate e approfondite nel corso degli anni, il fumo passivo rischia di essere dannoso tanto quanto quello attivo, sebbene con una maggiore incidenza. In particolare, le malattie che nascono dall'esposizione al fumo passivo dipendono da un effetto chiamato dose-risposta: maggiore è il tempo, la quantità e l'intensità dell'esposizione ambientale al fumo passivo e altrettanto elevata sarà il rischio che le conseguenze derivanti dall'esposizione siano gravi. In particolare, gli studi clinici hanno studiato le conseguenze del fumo passivo sui bambini, i quali sono soggetti al maggior rischio di sviluppare danni dal fumo passivo perché hanno meno difese per proteggersi come, ad esempio, il fatto di essere indifesi perché non riescono ad allontanarsi da soli da una stanza ad alta concentrazione di fumo. Fra le malattie tipiche causate dal fumo passivo, dunque, è possibile affermare che queste sono le stesse di chi fuma attivamente. In particolare, chi inala del fumo passivo rischia di sviluppare asma, bronchite cronica ed enfisema polmonare. L'incidenza di queste malattie è più bassa rispetto a quanto avviene nei fumatori, tuttavia il rischio è concreto. Il fumo passivo è anche causa diretta dello sviluppo di carcinoma polmonare. Per questo motivo, se sei un fumatore, quando consumi sigarette, dovresti cercare di ridurre il contatto con persone che non fumano in modo preservare la loro salute.Cos'è il fumo passivo?
Perché il fumo passivo fa male?
Quali sono le principali malattie associate al fumo passivo?