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I disturbi dopo aver smesso di fumare

Smettere di fumare comporta tutto un insieme di vantaggi e benefici per l'intero organismo ma raggiungere questo traguardo può comportare alcune difficoltà, vista l'elevata dipendenza indotta da tabacco e nicotina, e l'insorgere di particolari sintomi legati a tale sforzo potrebbero, se non conosciuti e affrontati adeguatamente, farti desistere dal tentativo di rendere la tua vita smoke-free.
Di seguito affrontremo proprio l'argomento dei disturbi dopo aver smesso di fumare.

Perché quando si smette di fumare viene la tosse?


Uno dei sintomi più frequenti collegato allo smettere di fumare è l'insorgenza della tosse.
Questo effetto collaterale è normale e deve essere considerato la prova che la rigenerazione dei tessuti è iniziata: i polmoni di un fumatore, con il passare del tempo, perdono volume ed elasticità; per ovviare al problema il tuo organismo utilizza il sistema delle ciglia bronchiali per iniziare la pulizia e, creando il catarro e la tosse ad esso collegata, effettua la pulizia del tessuto polmonare interno la cui mucosa risulta infiammata dal fumo.
Grazie all'azione di questi organi, nei bronchi avviene la formazione dell'espettorato e proprio grazie alla tosse l'apparato respiratorio viene ripulito dalle varie tossine accumulate.
La durata della tosse dopo aver smesso di fumare è influenzata da vari aspetti come:

  • quantità di sigarette fumate al giorno;
  • periodo del periodo del fumo;
  • età dell'ex-fumatore;
  • eventuali patologie concomitanti.


I tipi di tosse che possono insorgere quando si smette di fumare sono:

  • secca (o asciutta): il suo trattamento dovrà avvenire tramite l'assunzione di farmaci per evitare complicazioni come mancanza di respiro e formazione di ulteriori tossine nel tessuto polmonare, dal momento che potrebbe non essere più disponibile l'attività delle fibre ciliate;
  • umida (o bagnata): il muco che si è accumulato tra vie aeree superiori e i polmoni viene prodotto per eliminare le impurità ed è per questo che la tosse con produzione di espettorato è normale;
  • con impurità (o secrezioni): se insieme all'espettorato si ha la presenza di muco nero, marrone oppure di sangue, è necessaria una visita medica specialistica dal momento che potrebbero esserci lesioni a carico della trachea, del tessuto polmonare oppure delle pareti bronchiali.

Smettere di fumare fa aumentare di peso?


La risposta più corretta a questa domanda è che può essere favorito un relativo aumento del peso corporeo che può essere tenuto sotto controllo senza particolari difficoltà, dunque mettere qualche chilo in più è uno dei normali sintomi dello smettere di fumare.
Ciò è dovuto a tre ordini di fattori legati all'astinenza da nicotina:

  • aumento della sensazione di appetito: rappresenta una parte della sindrome da astinenza da fumo che è destinato a scomparire nell'arco di qualche settimana;
  • incremento del consumo di alcolici, caramelle e snack: questo è collegato alla dipendenza psicologica che viene creata dalla nicotina; ne consegue che avrai la tentazione di soddisfare la mancanza della sigaretta bevendo più bevande alcoliche, mangiando più caramelle e abusando di tutto quel cibo-spazzatura che non è affatto salubre;
  • assenza dell'effetto anoressizzante della nicotina: mancando questo, il tuo metabolismo tornerà alla sua naturale velocità, provocando l'aumento dell'appetito.


Esiste uno studio del 2013 effettuato dallo Zurich University Hospital e pubblicato sulla rivista PLoS ONE, che ha evidenziato la presenza di particolari batteri nell'apparato digerente di chi smette di fumare che potrebbero portare proprio all'aumento della sensazione di fame nell'individuo.

Smettere di fumare provoca la stipsi?


Uno degli effetti collaterali dello smettere di fumare è rappresentato dalla stitichezza. Anche se si tratta di una situazione temporanea, l'astinenza da nicotina, sostanza tipicamente lassativa in quanto aumenta la peristalsi intestinale, comporterà l'insorgere della difficoltà da parte del tuo intestino di smaltire le scorie organiche.
Potrai gestire questo inconveniente bevendo più acqua e assumendo cibi ricchi di fibre; è consigliabile contrastare la costipazione anche aumentando il consumo di frutta fresca e verdura.
Tuttavia buona parte di questa difficoltà è da imputare alla dieta non bilanciata che inevitabilmente comincerai a seguire nel momento in cui affronterai lo smettere di fumare e i relativi sintomi; diventa dunque essenziale da parte tua non cedere alla tentazione di assecondare la voglia di cercare nel cibo (di tutti i tipi) un sostituto alla nicotina: la tua dieta dovrà essere sempre equlibrata e varia, preferendo alimenti che garantiscano un corretto apporto calorico e di principi nutritivi ed eliminando quelli che, nonostante possano essere più soddisfacenti dal punto di vista psicologico, porterebbero a uno squilibrio che avrà come conseguenza inevitabile la stipsi.

Smettere di fumare perché provoca l'insonnia


La motivazione è l'interruzione di apporto di nicotina: Quando fumi, questa sostanza stimola i centri nervosi collegati al rilassamento agevolando il sonno, anche se temporaneamente.
Come puoi, quindi, risolvere e cominciare a dormire bene?

  • Evitando la presenza e l'utilizzo di dispositivi di entertainment quali televisori, impianti stereo, computer, tablet e cellulari, nell'ambiente scelto per il riposo notturno.
  • Assumendo, prima di andare a letto, sostanze naturali che agevolano il rilassamento: il rimedio principe è rappresentato dalla valeriana (in tutte le possibili forme e preparazioni in cui si può trovare sul mercato); questa inoltre ha la caratteristica di favorire l'espulsione dall'organismo della nicotina.
  • Focalizzando la mente su pensieri positivi, allontanando da essa qualsiasi riferimento negativo: può aiutare porre in essere la tecnica della meditazione, che con un pò di esercizio garantisce ottimi risultati nel controllo dello stress mentale.


Smettere di fumare provoca sintomi di natura differente e i disturbi del sonno rappresentano uno dei più normali, frequenti e anch'essi temporanei: proprio per questo non è consigliabile assumere sostanze sintetiche per poter dormire.

Tra i sintomi più comuni dopo aver smesso di fumare: l'irrequietezza


In media, dopo 24 ore dall'interruzione di assunzione di nicotina, si può avere l'insorgenza di uno stato di insofferenza e agitazione. Questo deriva dal fatto che l'astinenza da nicotina è un disagio, con durata variabile a seconda della quantità di sigarette fumate (in media si parla di tre-quattro settimane) che il tuo organismo non riesce a compensare nè psicologicamente nè fisicamente.
Il segreto per contrastare questo stato d'animo, che a volte può accompagnarsi alla depressione, è tenere la mente occupata al fine di tenere lontano il pensiero e la voglia di fumare: l'attività fisica è un toccasana per aiutarti a fronteggiare la voglia di accendere l'ennesima bionda; palestra e jogging sono le scelte più gettonate ma puoi ottenere ottimi risultati praticando lo joga e la meditazione.
Anche il bricolage è un ottimo rimedio per gestire lo stato di stress innescato dall'astinenza.

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