Tra gli effetti visibili del fumo è stato riscontrato l'acne, una manifestazione cutanea non solo a carico degli adolescenti per gli sbalzi ormonali ma anche dei fumatori incalliti. Le motivazioni sono da ricercare nello squilibrio che il tabacco e la combustione della sigaretta generano del pH della pelle, andando ad occludere i vasi e favorendo la comparsa di cisti e brufoli, oltre che di rughe e segni del tempo. Il fumo di sigaretta ha come effetto collaterale quello di provocare un restringimento dei vasi sanguigni, portando a una circolazione più difficoltosa che si ripercuote sulla salute della pelle. Le cellule epiteliali non vengono pertanto ossigenate a sufficienza e invecchiano prima del tempo, arrestando la naturale produzione di elastina e collagene, che mantengono il viso tonico e compatto. Ciò che si nota dopo un uso prolungato e costante delle sigarette è l'ipercheratinizzazione della cute, che appare visibilmente più spessa e ricca di discromie, sviluppando una produzione di sebo superiore alla norma e quindi dando un aspetto lucido al volto e alla zona T. Non si tratta di un'acne infiammatorio ma appunto una risposta del corpo all'attacco, che dovrebbe arrivare come campanello d'allarme e far diminuire l'assunzione di nicotina. Quella che viene chiamata in ambito medico Acne Comedogena Post Adolescenziale è quindi un accertato sintomo del fumo, che permane nel tempo fino a quando la nicotina è in circolo e produce i suoi effetti nocivi. Lo studio è stato condotto tempo fa dall'Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma, congiuntamente, dal Dessau Medical Center tedesco, che hanno deciso una volta per tutte di chiarire come mai gli accaniti fumatori hanno una pelle spessa e ricca di imperfezioni legate all'acne. L'analisi ha coinvolto 226 donne, ormai fuori dalla fase adolescenziale, di età compresa tra i 25 e i 50 anni, le quali avrebbero già dovuto superare la fase dell'acne giovanile. In realtà, quello che compariva sul volto, sulla schiena e sul petto non era infiammatorio come accade per i ragazzi, ma ha una natura diversa e diffusa. Il 77% delle donne prese come campione, dalla pelle ispessita, grassa e soggetta ad acne, hanno dichiarato di fumare abitualmente e non necessariamente da decenni ma è sufficiente un periodo di tempo limitato per sviluppare la problematica. Già nel 2007 lo studio del British Journal of Dermatology aveva notato come, tra le donne che soffrivano di acne dopo aver passato la pubertà, il 10% erano delle non fumatrici mentre la restante parte consumavano nicotina nel corso della giornata. Tra questo campione le più soggette avevano già dei precedenti con la pelle grassa e mista, mentre è più raro che la controindicazione sia presente nei soggetti di sesso femminile dalla pelle secca. Quello che è stato riscontrato in queste donne è stata una superiore occlusione dei pori, dovuta a una formazione di sebo superiore alla norma, che determina la costante comparsa di brufoli e focolai arrossati su varie zone del volto, senza concentrarsi su alcune zone specifiche. La pelle appariva inoltre secca e arida, decisamente più vecchia rispetto a quella delle coetanee che invece non avevano nel tempo fumato. Ovviamente il modo più immediato per eliminare l'acne legato al fumo è proprio rinunciare al vizio della sigaretta e riporla nel cassetto. Tuttavia, se questo non è possibile in maniera totale, è possibile quantomeno ridurre il consumo e prendere una serie di accorgimenti che possono migliorare la situazione. Con la consapevolezza che non andando alla radice il problema sarà sempre in agguato, il primo consiglio è quello di pulire con cura tutte le sere la pelle, usando dei prodotti non aggressivi ma anche dalla componente idratante. La pelle grassa, infatti, deve essere nutrita esattamente come le altre, a patto di evitare le sostanze troppo oleose che otturano ancora maggiormente i pori. Evita poi di ricoprire la pelle di strati di fondotinta ma opta per un prodotto apposito per l'acne e coprente ma non soffocante, così da dare respiro alla cute. Cerca di curare l'alimentazione ed evita pertanto cibi fritti e troppo unti, così come assumi la giusta quantità di frutta e verdura ogni giorno. Non dimenticare di bere per donare la giusta idratazione alla cute e, periodicamente, regalati delle maschere purificanti a base di argilla o carbone, così da andare in profondità e favorire una migliore rigenerazione della cute nonostante il restringimento dei vasi sanguigni a seguito del fumo e della nicotina. Da questa analisi possiamo apprendere che il fumo di sigaretta è dannoso per la pelle sotto vari punti di vista e colpisce soprattutto coloro che hanno già la tendenza alla pelle grassa, ampliando il problema e portando a un acne che somiglia a quello giovanile ma senza la sua natura infiammatoria.Quali sono gli effetti delle sigarette sulla pelle? Acne da fumo e non solo!
A prevalere sono i radicali liberi, poiché tutti i fattori antiossidanti sono neutralizzati dal fumo e la pelle non riesce più a contrastare l'inaridimento, rispondendo con l'acne come sintomo di un sistema ormai andato in tilt.Cosa dicono le statistiche e gli studi?
Le lesioni comedogene si manifestano regolarmente e vanno a impattare sia sull'aspetto estetico sia e soprattutto a quello psicologico, rendendo difficili i rapporti sociali e le interazioni.Come evitare il fenomeno dell'acne legato al fumo
Se non noti dei miglioramenti dopo alcune settimane di trattamenti e accuratezze, il consiglio è di consultare il dermatologo e cercare un approccio che possa essere valido per il tuo specifico caso.