Fa male fumare la pipa? Una domanda dalla risposta assolutamente non scontata, visti i dubbi e i dibattiti relativi all'argomento. Nonostante la temperatura massima di combustione raggiunga i 150-160°C, (contro i 700-900°C delle sigarette e dei sigari), le sostanze generate dal tabacco bruciato possono ugualmente nuocere alla salute, con reazioni a lungo termine. Tuttavia, anche effetti meno gravi e nel breve periodo si rivelano sgradevoli e fastidiosi, tanto da incidere negativamente sulla vita quotidiana, sul comfort della tua casa e sulle relazioni con gli altri. Nelle prossime righe scoprirai se sia meglio fumare senza aspirare e la verità sui danni della pipa. Occorre sfatare un mito: fumare senza aspirare fa male e la pipa non fa eccezione a questa regola. I prodotti della combustione che non arrivano ai polmoni, infatti, rimangono all'interno della bocca e formano un ambiente favorevole per l'insorgenza di tumori, quasi sempre di natura maligna. Ciò accade indipendentemente dalle tue abitudini alimentari e dalla cura con cui ti dedichi all'igiene orale. Tuttavia, anche la conduzione della fumata a regola d'arte (ossia l'aspirazione) non mette al riparo da pericoli per la salute. Uno dei problemi principali è la difficoltà a mantenere il braciere acceso, soprattutto per chi non è abituato al fumo lento. Istintivamente, infatti, saresti portato a inalazioni frequenti ed energiche, proprio per evitarne uno spegnimento repentino. In realtà, ciò porta soltanto all'aumento dell'umidità, a sua volta responsabile della formazione di un deposito acquoso, noto come acquerugiola. Oltre al surriscaldamento del fornello, la condensa è dovuta anche all'utilizzo di tabacco troppo pregno di acqua, magari non sottoposto ad adeguata asciugatura all'aria per qualche ora. Una cadenza delle boccate troppo ritmata e intensa causa un incremento del flusso del fumo verso le basse vie aeree. Il contatto continuo con i tessuti polmonari (dalla consistenza elastica e spugnosa) porta, alla lunga, all'insorgenza del cancro. In soggetti predisposti a broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), aggrava fortemente il quadro clinico. Anche l'uso del curapipe per premere tabacco e cenere non giova alla salute, poiché aumenta la concentrazione delle particelle combuste presenti nel fumo. Pertanto, un'aspirazione corretta non basta per prevenire le malattie all'apparato respiratorio: ne ritarda soltanto la comparsa. Come confermato da numerosi studi e osservazioni, il fumo di pipa è meno nocivo di quello della sigaretta, ma non certo esente da pericoli per la salute. Tra i danni più gravi arrecati dall'aspirazione del tabacco ti ricordiamo i tumori alle vie aeree e al cavo orale (lingua, gengive e interno delle guance incluse come possibili sedi), specialmente dopo anni di utilizzo assiduo. Tuttavia, il cancro ai polmoni e alla bocca non sono le uniche patologie con le quali potresti fare i conti. Infarto, affanno, carcinoma mammario, ictus, ipertensione, disordini metabolici, neoplasie all'apparato digerente, metastasi in forme tumorali pregresse, infezioni micotiche e batteriche sono solo alcune delle condizioni a cui il tuo organismo può andare incontro, anche quando il fumo della pipa si aspira e non si trattiene in bocca. Tale abitudine, inoltre, può provocare più facilmente un aborto spontaneo o indurre un parto prematuro nelle donne in gravidanza (oltre a peggiorare la qualità del latte in chi ha partorito), in quanto riduce l'apporto di ossigeno al bambino. Se assumi la pillola o altri contraccettivi ormonali, invece, ti esponi a un aumentato rischio di trombosi e aneurisma, specialmente durante il primo anno di trattamento. Accanto a tali effetti, vale la pena ricordare anche quelli a breve termine. Fumare la pipa riduce l'aspettativa di vita, i livelli di energia e le performances atletiche, ingiallisce lo smalto dei denti, favorisce la comparsa dell'alitosi e delle carie. Ostruisce i pori e rende la pelle del viso più grigia, meno tonica e impura, tendente alla formazione di rughe d'espressione, punti neri, comedoni, macchie e brufoli. Il vizio del fumo ti rende più vulnerabile alle malattie da raffreddamento e influisce negativamente perfino sull'alimentazione, dal momento che riduce l'assimilazione di alcuni nutrienti. Per compensare a tale deficit, le alternative sono due: aumentare l'apporto di antiossidanti e vitamina C oppure mettere definitivamente da parte il tabacco. La seconda soluzione è, ovviamente, la più auspicabile. Smettere migliorerà non solo la tua salute e il tuo aspetto fisico, ma anche la qualità dell'aria e la pulizia della casa. Non sentirai più odori sgradevoli per le stanze né sui vestiti; non dovrai più lasciare le finestre aperte per ore, lavare il posacenere né fare la doccia dopo aver fumato e potrai fare a meno di usare profumatori per ambienti, prima di accogliere familiari e ospiti. Da non trascurare, infine, un altro ottimo motivo per liberarsi di questo vizio: il risparmio economico conseguente all'abbandono della pipa. Non dovrai più comprare tabacco, deodoranti né detersivi speciali per l'igiene personale e per il bucato, decisamente più costosi della media di mercato e mai efficaci quanto l'astensione dal fumo. Lo stesso vale per le spese relative a farmaci, integratori, analisi di laboratorio e visite mediche, dal momento che la qualità della tua vita può solo migliorare. Se vuoi abbandonare definitivamente l'abitudine di fumare la pipa e relegarla al rango di oggetto da collezione, ti invitiamo a contattare un centro specializzato e a diffidare del fai da te.La pipa si aspira?
I rischi per chi fuma la pipa