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Dott. Salvatore Russolillo

Il tabacco da masticare è meno pericoloso delle sigarette?

Il tabacco da masticare viene considerato come uno dei metodi più efficaci per coloro che hanno l'esigenza di smettere di fumare. Eppure, questo sistema non è ritenuto benefico da parte del Ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità. Ad ogni modo, la nicotina da assumere per via orale è meno pericolosa delle sigarette? O è solo un inutile palliativo? Ecco cosa bisogna sapere in merito.

Cos'è il tabacco da masticare?

Il tabacco da masticare corrisponde semplicemente a una modalità che permette di consumare tabacco senza la necessità di doverlo bruciare. Nel corso degli ultimi mesi, è stata diffusa in Italia una variante che prevede l'uso di apposite bustine di nicotine, che vanno tenute tra le labbra e le gengive per una mezz'oretta. Il tabacco può essere in vari gusti, dai frutti di bosco al mango, dalla menta al caffè.

Già due anni fa, un prodotto a base di nicotina era stato messo in vendita, ma con scarso successo. Infatti, gli enti preposti avevano subito provveduto a rimuoverli dal commercio. Anche in questo caso, non mancano i motivi di scetticismo per sostanze ritenute abbastanza discutibili da chi si occupa della tutela della salute dei consumatori.

Attualmente, sono commercializzati di Redmuule, disponibili in una confezione apposita da 20 piccoli sacchetti, in vendita tutti insieme a 8,90 euro. Sono in vendita nei formati da 4, 8 e 14 milligrammi per grammo presso tabaccherie e negozi che mettono in commercio le sigarette elettroniche. Ad ogni modo, sembra che determinati prodotti non siano destinati a durate per molto tempo

Cosa dice l'Istituto Superiore di Sanità?

L'Istituto Superiore di Sanità non ha nascosto la propria ferma condanna nei confronti delle varie versioni di tabacco da masticare che si sono susseguite nel corso degli anni. L'ente ha riferito che i livelli d'assunzione non escludono effetti molto gravi per la salute degli esseri umani. Ciò avviene perché alla nicotina viene collegata una velocizzazione del battito cardiaco, unita a un aumento generale della pressione arteriosa. Un elemento simile potrebbe comportare problemi seri per chi è affetto da cardiopatie e ipertensione.

Vari rapporti hanno inoltre dimostrato che l'abitudine del cosiddetto smokeless tobacco può provocare gravi effetti. Le prove sono sufficienti a dimostrare che questo metodo è in grado di causare tumori al cavo orale, all'esofaco e al pancrea, con oltre trenta sostanze cancerogene. Bisogna prestare attenzione anche a eventuali lesioni mucose, a patologie parodontali e alla leucoplachia. Tutto ciò senza dimenticare l'elevata concentrazione di nicotina, che come vedremo in seguito è una sostanza che crea forte dipendenza.

Alcuni esperti, come ad esempio Silvano Gallus dell'Istituto Mario Negri di Milano, sottolineano quanto il tabacco da masticare sia meno dannoso rispetto a quello da bruciare perché non prevede alcuna combustione. Tuttavia, si tratta di un sistema che favorirebbe l'avvicinamento dei giovani al fumo vero e proprio, e quindi non servirebbe a smettere di fumare, un po' come le moderne sigarette elettroniche e i prodotti basati sul tabacco riscaldato.

Non a caso, l'introduzione di sostanze di questo tipo non ha fatto altro che incrementare la percentuale di fumatori in Italia. Inoltre, l'epidemiologa Sabrina Molinaro ha criticato l'inserimento dei vari prodotti alternativi perché avrebbe reso vani oltre vent'anni di prevenzione, con il rischio di tornare ai livelli degli anni Ottanta. Infine, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha parlato di una forte stretta sul tabacco riscaldato e sulle sigarette elettroniche, che dovrebbe entrare in vigore nei prossimi mesi.

Il tabacco da masticare crea dipendenza?

A questo punto, resta solo da chiedersi se il tabacco da masticare crei dipendenza o meno. A tal proposito, va ricordato che all'interno di questa sostanza è presente un'elevata concentrazione di nicotina. Quest'ultima è nota perché provoca una serie di sensazioni piacevoli, ma a carattere temporaneo. A poco a poco, smettere di assumerla diventa sempre più complicato anche nel caso in cui si abbia la piena consapevolezza dei problemi di salute che può provocare.

La dipendenza della nicotina dipende dalla sua capacità di stimolare la dopamina. Si tratta di una molecola che fa avvertire una forte sensazione di piacere, alla quale bisogna stare molto attenti. Infatti, è proprio da un processo così semplice che nasce il vizio della sigaretta, con un incremento dei neurotrasmettitori che tengono sotto controllo umore e comportamento. Con tali premesse, una situazione del genere si verifica anche quando si assume una certa quantità di tabacco da masticare.

Nel complesso, è possibile affermare che il tabacco da masticare sia un po' meno pericoloso rispetto alle sigarette, ma gli effetti potenziali appaiono piuttosto simili. La presenza della nicotina si rivela determinante in questo senso, con il rischio di andare incontro a una dipendenza molto forte dalla quale è difficile uscire.

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